Atrimonio è la possibilità di uno spazio sensibile che trasforma oppressione in coraggio.
(M)Atrimonio è il contatto stretto tra l'oasi di sopraffazione e dolore con la rigogliosa strisciante foresta di gioiosa presenza vitale, amplificandone il piacere che spontaneamente giunge senza spingere alla deriva. Una forma di riflessione della donna sulla Donna.
La realizzazione del video prende forma ispirandosi alla struttura delle strofe e antistrofe della tragedia greca.
Atrimonio
Cosa resta
in fondo delle parole
incantate
nel metallo
nei lacci di carta
nei naselli degli occchiali calpestati
e nelle unghie, tra i capelli
inquinati di rancore
Cosa resta
in fondo
delle parole che
miagolano
di piacere
lungo l’incespicarsi
della notte
ruvida
tra vertebre incenerite
aloni di polveri sottili
e te
che ricordi tutto.
E’ il buio invisibile il re del potere?
NON VEDO PIÙ NIENTE!
Luci
biascicano nascoste
spirali di mani
braccia dita
gomiti spalle seni
ascelle colli nuche
caviglie bacini popliti
talloni pulsanti coi polsi
cervicali alla riscossa
riscoprendosi libere
di resistere ancora
e per sempre
spose della vita
Testo e performance:
Eva Maesa
Video:
Dante Farricella
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Dante Farricella
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