Caterina dovrebbe lavorare sulla maschera,deporre la maschera dell'indifferenza. Liberarsi degli elementi che rappresentano la costrizione del sistema. Arriva invece al rivestirsi della maschera, a narrare se stessa nelle gestualità di mani e piedi, e quindi alla fine di vestire la maschera che rappresenta la sua lotta alle ipocrisie patinate della finzione e di una società che ti costringe ad apparire invece che essere.
E la abbandona ... e in questo abbandonare la maschera si riflette il suo fuggire da una società che genera il rifiuto anche delle persone. Fuggire da un lavoro che anche esso è apparenza. Fuggire da relazioni inconsistenti per cercare relazioni semplici come quelle dell'adolescenza. Fuggire dal vivere senza chiedersi chi si è.