La salita verso il monte, verso un'ascesi che diventa morte e risurrezione, un entrare nella natura che si esemplifica anche attraverso la nudità, che null'altro vuol essere che un privarsi di tutte quelle sovrastrutture che ci limitano nella nostra quotidianità. La salita è difficile, aspra, diventa frana, diventa dolore, ma diventa anche il modo per poter rientrare nuovi nella vita di tutti i giorni.
Il lavoro è in fase di studio e ringrazio Daria e Francesco che mi hanno permesso di poterne seguire l'anteprima.