Non c'è luogo che mi tenga in gabbia,
il corpo è il dojo dove coltivo la mia rabbia.
"
CORPI SOVVERSIVI":
Nella storia del tatuaggio in Occidente c'è un punto di snodo: quello in cui questa pratica antichissima è stata ostracizzata e in alcuni frangenti addirittura demonizzata dalla cultura giudaico-cristiana, che l'ha così relegata in clandestinità e, di conseguenza, arricchita di nuovi significati simbolici e valori di opposizione e negazione dell'ordine sociale.
Se aggiungiamo a questo quadro il potentissimo tabù del corpo femminile, possiamo facilmente comprendere come quella del rapporto fra donne e tatuaggio sia stata e per certi versi sia ancora una storia segreta di sovversione.
cit. tratta dal libro " Corpi sovversivi " di Margot Mifflin.