Cecilia
Alla Balorda... "ciao, vedo che ti interessi di fotografia, se vuoi ne parliamo un po' insieme". E ne escono collaborazioni e progetti.
Una lunga chiacchierata nella natura ci fa conoscere. Alle sorgenti solfuree che troviamo sconvolte dalla piena di giugno. Il dolore della natura si mescola al dolore di Cecilia, e il suo racconto si fa sempre più intimo e profondo, tra una sigaretta e l'altra, fino a finire a giocare nell'acqua... fredda va bene, ma che la fa tornare bambina (e torna anche qualche colore)
14 Luglio 2024 Soffro con e nella natura
14 Luglio 2024 E mi racconto...
Cecilia non accetta il proprio corpo e non perde l'occasione di dirlo e mostrarlo. L'unica cosa che le piace: gli occhi!
Poi esce fuori IL soggetto del nostro lavoro, l'abuso, o meglio gli abusi da lei subiti. Il racconto è preciso, fino ad un momento in cui tutto diventava nero, in cui la coscienza si spegneva per proteggere la persona
23 Luglio 2024 - E poi era tutto nero
Lavoriamo con due modalità molto simili, l'autoscatto, intervallato anche dai miei sguardi esterni, e il doppio sguardo. Cecilia pensa sempre a portar via dal suo corpo, a tagliare a strappare via pezzi di se
21 Agosto 2024 - Autoscatti e sguardi
21 Agosto 2024 - Il doppio sguardo